Il Santo Natale è passato, anche quest’anno, ed è naturale pensare ai buoni propositi, per l’anno nuovo.
Quanto dureranno? Meno di un anno, contando i festivi, i giorni di dimenticanza e l’eventuale pigrizia o routine, che li annulleranno o abbasseranno di intensità.
La strada per l’Inferno, d’altronde, è lastricata di buone intenzioni, quindi non vedo una buona ragione per andare all’Inferno, nonostante gli hater si siano presi così tanto spazio, senza chiedere il permesso e senza nemmeno pagarlo, e mi ricordino tutti i giorni che è lì, proprio all’Inferno, che dovrò bruciare.
Non so se all’interno o all’esterno, ma l’Inferno è l’Inferno.
A Bologna, ormai quasi Trent’anni fa, avevo una soffitta bellissima, in via Canonica.
Era quasi all’angolo con via dell’Inferno, quindi ci troverei anche una certa familiarità.
Soprattutto, mi ci sento anche a casa, anche se la mia casa non è più quella lì, e in realtà mai lo è stata, se non per i lunghi periodi in cui la abitavo, rispondendo al telefono per conto di mia sorella, una mia sorella che non vedo più da tempo, facendo il palo. Lei era via, con il fidanzato.
Io, invece, iniziavo a mettere via i soldi che guadagnavo, occupandomi della cassa, in una discoteca vicina, dove lavoravo solo perché con me i soldi non sparivano, e perché sembravo un quarantenne.
Oggi, che di anni ne ho Quarantuno, cerco di sembrare un trentanovenne, perché di meno non riesco, e di meglio è impossibile.
E non vedo il perché… O, se lo vedessi, gli chiederei perché un perché debba farsi vedere da me, e non da uno bravo.
Questo, con immensa probabilità, la cui immensità è in realtà misurabile, è l’ultimo articolo del 2022.
Mi sono appena ricordato di possedere un sito, a mio nome.
Anzi, proprio con il mio nome.
Ma perché?
Sono così importante, da possedere un sito in cui parlare di via dell’Inferno, o del lastricato con il quale è stata ricoperta, negli ultimi Vent’anni?
Si. Certamente, più di tutto il male che mi viene augurato, e che in minima parte, ma solo in minima parte, ho rispedito ai mittenti, così ben organizzati nella loro chat WhatsApp, così perversi da non essere considerati tali, forse nemmeno dalla Polizia Postale.
Ecco, spero che il 2023 se li porti via tutti.
Ma già in gennaio, possibilmente.
Enzo Bollani.
Milano, 27 dicembre 2022.